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L’esperienza del “Campus Antichi Mestieri”

L’Associazione LABORATORIO della SPERANZA odv è un’Associazione di Volontariato che nasce dall’esigenza di operare nelle zone colpite dall’evento sismico del 24 agosto 2016, su spinta del vescovo di Ascoli Piceno, S. E. Mons. Giovanni d’Ercole e di tantissimi volontari della Diocesi, che nel corso del tempo si è trasformata in progetti concreti in particolare per i bambini e ragazzi. 

Ciò che abbiamo fatto insieme al LABORATORIO DELLA SPERANZA nell’ambito del progetto Le Radici del Futuro è stato quello di dare vita al “Campus Antichi Mestieri”, realizzato dal 24 Agosto 2020 al 4 Settembre 2020.

Quattro sono stati gli obiettivi principali:

1. evitare lo spopolamento dalle aree del cratere sismico offrendo opportunità di lavoro ai residenti delle zone colpite dal terremoto

2. dare un sostegno alle famiglie nella gestione del tempo libero dei bambini nei mesi estivi.

3. sensibilizzare ed educare le nuove generazioni a scoprire, amare e preservare il patrimonio storico locale, in particolare i mestieri tipici del territorio che da sempre tengono in vita borghi dell’entroterra piceno e che, ora, anche a causa del sisma, rischiano di scomparire; 

4. consolidare il legame territorio – storia – scuola. 

La proposta ha coinvolto i bambini dai 6 ai 14 anni, dal lunedì al venerdì dalla mattina al pomeriggio, che hanno partecipato alle attività guidati da operatori qualificati nel campo psico-pedagogico e opportunamente formati per condurre personalmente i laboratori tematici.

Così si è svolto un percorso di scoperta e conoscenza dei mestieri tipici delle zone attraverso dimostrazioni pratiche all’interno di specifici spazi, ognuno dedicato ad un determinato mestiere. Gli iscritti hanno potuto contare ogni giorno su un laboratorio diverso grazie ad un programma promosso per sollecitare il loro interesse e che ha alternato momenti di svago a lezioni e attività manuali. 

Più precisamente, sono stati previsti, progettati e organizzati 6 laboratori tematici: 

  • Giardinaggio: piantare e seminare per poi attendere la fioritura di bellissimi e coloratissimi fiori. L’intento è quello di promuovere la curiosità colturale e culturale, valorizzare le buone e sane tradizioni e salvaguardare usi ed espressioni delle generazioni passate, promuovendo comportamenti responsabili e di cura verso la natura. 
  • Meccanica ed educazione ciclistica: per una approfondita conoscenza di un mezzo tanto amato dai bambini che ha fatto la storia d’Italia. Attraverso questo laboratorio si tende ad un apprendimento continuo che permette ai bimbi di imparare velocemente e divenire autonomi nella riparazione della bicicletta. I bambini prendono tra le loro manine la bicicletta per imparare anche l’arte dell’equilibrio, della guida e della sicurezza in strada. 
  • Educazione motoria: veri momenti di crescita molto apprezzati, grazie anche al supporto di un educatore specializzato. Si tenta così di riacquistare movimenti e gesti che un tempo erano spontanei ed allenavano il corpo dei ragazzi, oggi un poco arrugginito dal sedentarismo e dai mezzi di locomozione comodi. Capriole, salti, ostacoli, tiri in porta e a canestro.
  • Manipolazione materiali: ogni laboratorio è luogo di esperienza e di apprendimento in cui il bambino, attraverso la dimensione ludica ed operativa, rafforza il pensiero produttivo, potenziando così la sfera della creatività e della fantasia … ricalcando un pò quello che facevano i bambini di una volta che si autoproducevano giochi o oggetti utili allo studio. 
  • Riciclo creativo: un aspetto molto importante della nostra proposta educativa è stato quello di far comprendere ai ragazzi del 2020 come si divertivano i loro nonni e bis nonni, con oggetti semplici della vita quotidiana, magari destinati al macero o presi in natura, costruivano giochi o scenografie divertenti. Il riciclo creativo ha voluto rappresentare proprio questo, poi la fantasia permette di spaziare e muoversi nello spazio e nel tempo… e far bene all’ambiente. 
  • Pittura creativa: attraverso specifici movimenti, estremamente piccoli e precisi, della mano e delle dita impasticciate di colore, la creatività dei bambini non ha avuto limiti, avendo avuto la possibilità di utilizzare come supporto non solo la carta, ma anche il travertino, pietra tipica della zona. Questo ha richiesto l’impiego di altre importanti capacità: quella della concentrazione e della coordinazione oculo-manuale. 

Alcune parole degli operatori coinvolti nel progetto:

Daniele Tocchi: Nonostante le molteplici limitazioni causa covid che hanno resto questo campus 2020 “particolare”, ho potuto notare fin dai primi giorni il rispetto delle regole da parte dei bambini (molti di loro già indirizzati dai genitori), senza però rinunciare all’entusiasmo e alla voglia di divertirsi. Ho visto molta partecipazione in tutte le attività svolte e anche tanta collaborazione, soprattutto dai bambini più grandi, nell’organizzazione dei laboratori e nella pulizia pre e post pasti. Le colleghe dello staff sono state impeccabili. 

Miso Kuleif: Un campus inaspettato, ma sicuramente con riscontri molto positivi. Causa covid sembrava molto difficile l’idea di riuscire a seguire tutte le norme, ma alla fine non è stato un problema irrisolvibile. Nonostante i vari limiti imposti dai decreti siamo riusciti a mettere in atto laboratori e attività molto apprezzate e partecipate e pensate per le varie età dei bambini che, pur se divisi in gruppi, sono riusciti a instaurare un legame sia con gli altri sia con noi educatori. Abbiamo colto l’occasione e avuto modo, quindi, di sviluppare la creatività e la motricità fine con le varie attività, laboratori e persino nei momenti di tempo libero in cui, se pur a distanza, siamo riusciti a divertirci e a star bene con balli di gruppo e giochi pensati per tutti. L’equipe fantastica, piena di voglia di fare, sperimentare e mettersi in gioco. Un’esperienza che sicuramente ha avuto molti lati positivi seppur in un momento critico.